L'isola di Pantelleria è situata nel Canale di Sicilia (visibile in mappa) in una zona di rift [Le zone di rifting sono le aree dove la litosfera si separa in due placche che si allontanano l’una dall'altra (Doglioni)]. L’Isola rappresenta il 28% del settore emerso di un complesso vulcanico di cui il restante 72% giace sotto il livello del mare, fino ad una profondità di 1200m (Bosman et al., 2011). La sua origine è legata al Graben di Pantelleria, cioè una delle tre principali depressioni tettoniche dell'area in estensione del Rift del Canale di Sicilia, con movimento NW-SE. Questo processo di rifting è attivo fin dal tardo Miocene, ed è accompagnato da una diffusa attività vulcanica concentrata principalmente sulle isole di Pantelleria e Linosa, e il Bannock Seamount (Corti et al., 2006).

L’attività vulcanica dell'isola di Pantelleria risale ad almeno 320 mila anni fa, ed è stata caratterizzata da grandi eventi esplosivi, a volte seguiti da collassi calderici, alternandosi ad eruzioni di bassa entità. L’ultimo collasso calderico si è verificato circa 44 mila anni fa (Orsi et al., 1991). L'ultimo episodio di attività eruttiva si è verificato nel 1891 a 5 km a nord-ovest al largo del Porto di Pantelleria, dimostrando così che esiste ancora attività nella parte sommersa dell’Isola (Conte et al., 2014).

Ad oggi, il vulcanismo nel settore emerso si manifesta con attività di tipo idrotermale, quali fumarole e sorgenti spontanee di acqua termale, diffusa un po' su tutta l'isola, ma ubicata prevalentemente in corrispondenza delle direttrici vulcano-tettoniche locali. Attualmente alcuni di questi luoghi sono riconosciuti come geositi, cioè: La "Favara Grande", le "Fumarole della Vecchia Caserma", il "Monte Gibele" ed il Lago "Specchio di Venere" (in foto).

In foto: Il Lago "Specchio di Venere"

Bibliografia:

  • Bosman A., Calarco M., Casalbore D., Conte A.M., Martorelli E., Sposato A., Falese F., L. Macelloni, Romagnoli C., Chiocci F.L. (2011). DTA Dipartimento Terra e ambiente, Volume 06.
  • Conte A. M., Martorelli E., Calarco M., Sposato A., Perinelli C., Coltelli M., and Chiocci F. L. (2014). American Geophysical Union Publications.
  • Corti G., Cuffaro M., Doglioni C., Innocenti F., Manetti P. (2006). The Geological Society of America – Special Paper 409, 83-96.
  • Doglioni C., "Tettonica delle placche". Su “Enciclopedia degli Idrocarburi” Treccani.
  • Orsi G., Ruvo L. & Scarpati C. (1991). Geologische Rundschau 80, 187–200.